Assarmatori incontra il cluster marittimo-portuale della Toscana: “Radicata e forte la nostra rappresentanza nei porti toscani”

Una flotta di oltre 500 navi, controllata da 14 compagnie di navigazione associate; 42mila scali all’anno con la movimentazione di quasi 5 milioni di passeggeri e di oltre 12 milioni di tonnellate metriche di merci, con piú del 50% del traffico di rotabili e il 40% di quello containerizzato.

Questo il “peso” di Assarmatori, l’associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio che riunisce numerose compagnie italiane di navigazione e alcuni tra i principali operatori mondiali attivi in ogni settore del trasporto marittimo, nel Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che comprende i porti di Livorno, Piombino e Portoferraio.

Il Presidente Stefano Messina ha evidenziato questi numeri nel corso dell’incontro promosso con il cluster marittimo-portuale della Toscana andato in scena lunedì sera a bordo della Liburna, nave della compagnia di navigazione Toremar, ormeggiata nel porto di Livorno.

“Operiamo in questi scali da protagonisti assoluti – ha detto Messina – grazie all’impegno e all’efficienza di compagnie che lavorano in ogni segmento del trasporto marittimo, assicurando crescita economica del territorio e occupazione: dalle mobilità delle persone, sia attraverso i traghetti sia grazie alle navi da crociera, sino ai rotabili passando per le rinfuse e i contenitori”.

Preceduto dai saluti e dagli interventi dell’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, e del Contrammiraglio Gaetano Angora, Direttore Marittimo della Toscana, dopo un saluto del Sindaco di Livorno Luca Salvetti, Messina ha fatto anche il punto sui temi ‘caldi’ che riguardano l’armamento italiano, dal recente Decreto Attuativo che disciplina le modalità di accesso ai fondi PNRR per il rinnovo delle flotte all’estensione del Registro Internazionale alle compagnie di navigazione che battono bandiera di un Paese dell’UE, passando per le regolamentazioni relative alla decarbonizzazione del trasporto marittimo. “Nei primi due casi – ha aggiunto il Presidente di Assarmatori – parliamo di misure che attendevamo da tempo e che garantiranno  investimenti e posti di lavoro. Per quanto riguarda la transizione energetica, non ci stancheremo mai di ribadire la disponibilità degli armatori essere parte attiva, ma anche l’esigenza di disporre di norme certe e applicabili  che non risultino  controproducenti rispetto agli obiettivi che ci si pone. Stiamo lavorando per confermare le esenzioni dall’ETS per le isole minori e i collegamenti in regime di servizio pubblico in vista della direttiva finale sul Fit for 55, ed estenderle a tutti i collegamenti insulari e alle Autostrade del Mare, per evitare uno switch modale inverso, cioè dal mare alla strada. Analogamente, occorre cambiare la metrica del CII (Carbon Index Indicator) dell’IMO che, così come è oggi, impatterebbe in modo fortemente negativo sulla flotta di traghetti italiana”.

La serata, che ha coinvolto i principali players del cluster marittimo e portuale toscani, oltre ad esponenti del mondo politico, è proseguita con un confronto fra il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, e Achille Onorato, CEO di Moby e Vicepresidente di Assarmatori, sulle prospettive di crescita e sviluppo dei porti di Livorno, Piombino e Portoferraio.

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