Il 𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐝𝐞𝐧𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢, voluto dal Governo e inserito nella Legge di Bilancio 2024 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫𝐬𝐢 delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, già fortemente penalizzati da un tipo di attività fortemente precario.
Abbiamo espresso la nostra contrarietà a questa norma con lo sciopero generale del 17 novembre scorso e continueremo a lavorare per risolvere questa situazione in tutte le sedi necessarie a partire dal tavolo di confronto permanente istituito, come da noi richiesto, presso la direzione generale degli ammortizzatori sociali INPS.
Dopo i presidi organizzati nelle scorse settimane davanti alle prefetture di numerose città e all’incontro che si è tenuto con la Direzione Generale ammortizzatori sociali dell’INPS lo scorso 31 gennaio, l’impegno continua ad essere massimo per chiedere con forza maggiori tutele per tutti i lavoratori marittimi.