Conflitto in Medioriente e ricadute sui traffici marittimi. USB invia una richiesta di incontro urgente al Ministro dei Trasporti Salvini

A seguito delle forti tensioni in tutto il Medioriente e in particolare da alcune settimane tra il Mar Rosso e il Corno D’Africa, tensioni scaturite dalla decisione dello Stato di Israele di portare avanti un attacco su larga scala nella Striscia di Gaza con interventi militari che stanno coinvolgendo anche Libano e Siria, diverse compagnie armatoriali hanno deciso di dirottare, per ragioni di sicurezza, propri traffici dal Canale di Suez verso il Sud Africa, decisione che sta producendo un aumento vertiginoso delle tariffe, in alcuni casi anche del 114%. Tale situazione rischia di mettere in crisi, nel breve e nel medio periodo, considerando l’escalation militare voluta da Israele nonostante gli appelli all’immediato cessate il fuoco, i traffici da e verso il nostro paese con ricadute pesanti sui lavoratori portuali. Trieste e Genova solo per fare alcuni esempi sono, al momento gli scali più “colpiti”.
Partendo da queste considerazioni USB Mare e Porti ha inviato una richiesta urgente di incontro al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.  
La nostra organizzazione sindacale chiede di conoscere le misure che il Governo ha eventualmente deciso di disporre per affrontare tale crisi ed evitare ricadute sulla forza lavoro portuale.

Usb Mare e Porti

  

  
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