Romano UGL Mare Segnale preoccupante che deve essere un motivo di confronto
Roma, 09 Agosto : Secondo l’ente di beneficenza “Mission to Seafarers” sulle navi vi sarebbe un calo di felicità , rispetto al primo trimestre di quest’anno.
Questo dato deve essere un motivo di confronto quando si parla di lavoratori marittimi italiani. -è quanto affermato dal Segretario Nazionale della UGL Mare Almerico Romano, il quale prosegue- La penuria di personale marittimo che negli ultimi tempi interessa anche i lavoratori marittimi italiani potrebbe passare anche attraverso l’insoddisfazione a fare una tipologia di lavoro che chiede enormi sacrifici ed in cambio non dà il corrispondente in soddisfazioni e vivibilità.
Il continuo mancato rispetto degli accordi relativi al del periodo di impiego sulle navi, un guadagno che non rispetta chi sta ininterrottamente per 24 ore al giorno, per interi mesi su una nave, la vivibilità del personale di bordo che non ha spazi ricreativi e la vita si limita solo al lavoro e alle poche ore di riposo, l’obbligo di condividere ristretti spazi anche nelle ore di privacy come possono essere considerate quelle destinate al riposo, un alimentazione che considera molto il costo del vitto e poco la qualità da destinare ai lavoratori, la consapevolezza di un lavoro precario a vita, sono tutti fattori che non concorrono ad innalzare il livello di soddisfazione dei lavoratori rispetto al tipo di professione svolta.
Se si vuole dare un segnale positivo ai giovani che potrebbero avvicinarsi a questa professione e che devono rappresentare il cambio generazionale di un lavoro fatto da persone anziane, bisogna iniziare proprio dal tipo di vita che verrà offerta, oltre che ad aumentare i guadagni e rendere meno complicato l’approccio.
Il morale di un lavoratore sul luogo di lavoro – conclude il sindacalista – è importante sia per evitare infortuni e malattie sia per rendere meno duro l’allontanamento dalle famiglie e dalla società civile.