Sicilia, Serbassi (FAST-Confsal): “Gli attacchi di Schifani all’Anas un dannoso scaricabarile

“Le recenti intemerate del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, contro le Fs e, soprattutto, l’Anas per i disagi creati dai cantieri su alcune tratte, in particolare la Palermo-Catania, dimostrano ancora una volta che la politica di fronte ai problemi non riesce a trovare di meglio che rifugiarsi nella logica dello scaricabarile, non riuscendo mai ad assumersi le sue responsabilità”. Questo il commento del segretario generale FAST-Confsal, Pietro Serbassi, di fronte allo scontro aperto in Sicilia dal governatore di Forza Italia.

“La Sicilia – spiega Serbassi – è una Regione che sconta ritardi decennali nello sviluppo infrastrutturale, a causa principalmente di una mancata ed efficace programmazione delle opere necessarie da parte delle amministrazioni, di vario colore, che si sono succedute negli anni. Puntare il dito sull’Anas e invocare addirittura un commissario mandato da Roma per risolvere la situazione, come ha fatto Schifani dopo appena 5 mesi dalla nomina, significa non capire che solo attraverso uno sforzo congiunto di tutti i soggetti coinvolti, una proficua collaborazione istituzionale ed una seria assunzione di responsabilità da parte della politica la Sicilia può rialzare la testa”.

“Rifiutare il confronto con la dirigenza dell’Anas sul piano infrastrutturale della Regione e non aspettare neanche la verifica interna già disposta dalla società con la convocazione del responsabile territoriale – conclude il sindacalista – suscita il sospetto che i recenti attacchi del governatore siano l’ennesimo giochino dello scaricabarile che è il modo migliore per lasciare tutto com’è. Se l’Anas, come del resto tutto il gruppo Fs, stanno portando avanti in tutto il Paese importanti opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché gli interventi di ammodernamento della rete stradale e ferroviaria prevista dal Pnrr è difficile pensare che i problemi che si stanno verificando in Sicilia non siano dovuti ad un insieme di fattori, tra i quali non ultimo, un efficace raccordo con le istituzioni. Auspichiamo che il governatore ritorni al più presto sui suoi passi e avvii un costruttivo confronto con la società e con gli enti territoriali per unire le forze, invece, di dividerle”. Roma, 07 aprile 2023

  

  
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