Una storia da raccontare “La traversata del Canale di Sicilia”

Com. Bartolomeo Salvo

Leggo sulla stampa che un Contrammiraglio delle capitanerie dice che la traversata del canale di Sicilia non è pericolosa.…(sic)

Nel lontano 1969 ero imbarcato come secondo Ufficiale sulla “Citta di Alessandria “ ex Florio anno di costruzione Taranto 1930 in servizio sulla Siracusa / Malta tre volte alla settimana.

La nave retaggio della flotta Florio aveva subito delle modifiche per cui a poppa aveva un garage che poteva ospitare un quindicina di auto..Ereditato dalla Florio anche tutta la posateria in argentone per la saletta da pranzo per il Comando e gli Ufficiali…

In una bella serata di fine estate alle 11.00 salpiamo per La Valletta (Malta) Restol sul ponte fino a mezzanotte ,,, mare calmo cielo stellato…..Alle 23 .30 doppiamo Capo Passero e ci avviamo per la destinazione nel Canale di Sicilia. Passo le consegne al Terzo Ufficiale,Buon tempo faceva presagire ad un piacevole traversata…ma non fù cosi

Una delle caratteristiche del Mediterraneo è quella che il cattivo tempo locale monta all’improvviso senza che possa per tempo essere tracciato..All’improvviso un violentissimo colpo di mare e mi ritovai con tutto il materasso sulla scrivania adiacente alla cuccetta.

Mi vesto e salgo sul Ponte Comando dove trovo Il Comandante Piraino dolorante con un grosso bernaccolo in fronte …la macchina da scrivere lo aveva colpito a seguito della ondata anomala,,,,,

Arriva trafelato il Nostromo il carruggetto dei sottufficiali di macchina era allagato con un più di un metro di acqua di mare. Visto il buon tempo mezza boccaporta era rimasta aperta ed il mare aveva allagato il carrugetto e le cabine….

Telefona il Direttore di Macchina Lo Verde...una grossa chiave inglese per sbullonare i cilindri del motore si era staccata dalla sua posizione ed era caduta sulla conduttura della nafta al motore anche la sala macchine era allagata per l’acqua di di mare….Il copertino arruginito e bucato lasciava piovere ad abundatiam….Colpo finale si spengono le luci….l’acqua sul quadro elettrico fra scoppi e scintille lo mette fuori uso….Tutto è elettrico sulla nave anche il servo motore del timone….siamo in balia delle onde

Temiamo il peggio… Nello specchio di mare grosse petroliere alla cappa… ma non possiamo mettere in acqua le lance …con quelle onde con il mare forza sette/otto saremmo andati subito ai pesci….Bisognava correre ai ripari… In sala macchine facemmo stendere un cagnaro sul quadro elettrico, cercammo di eliminare l’acqua dal carrugetto

Si pensò di manovrare col timone a mano ma la poppa era spazzata dai colpi di mare per cui io ed un marinaio ci’ imbragammo con robusti cavi e stavamo per andare alla ruote del timone a mano quando ritornò la corrente….

Un vecchio Capo elettricista, sotto il cagnaro e davanti il quadro elettrico indossati due guantoni.. isolanti aveva cercato di riavviare i contatti ….i primi tentativi procurarono solo scintille e lampi ma al quarto tentativo con i precedenti cha avevano asciugata tutta l’acqua di mare riuscì nell’intento di riavviare il tutto.

Potendo condurre la nave e riparata alla meno peggio la conduttura del combustibile dirigemmo a lento moto verso la Valletta dove arrivammo nel primo pomeriggio.

Come diceva il Contrammiraglio il viaggio in mare nel canale di Sicilia ,,,,non presenta pericoli……

Comandante Bartolomeo Salvo
  

  
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