Tornerebbe pertanto in servizio la società Liberty lines, di sicura esperienza nel settore marittimo del traghettamento veloce – dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina – ma ci corre l’obbligo accendere nuovamente i riflettori sul problema occupazionale legato a 47 lavoratori marittimi di blu jet che ad oggi non hanno specifiche tutele contrattuali che garantiscano loro la clausola di salvaguardia occupazionale e un’altra decina di unità lavorative dell’indotto , biglietterie assistenza e pulizie, ad oggi gestito dalla Nettuno Multiservizi per conto della committente Blujet che lascia il servizio.
Reputiamo che la politica debba aprire un confronto in sede ministeriale con le aziende interessate e i sindacati alla luce delle decisioni prese sul traghettamento veloce nello stretto – concludono Garufi e Barresi – come più volte sollecitato da queste organizzazioni sindacali serve potenziare il servizio , dare regole contrattuali certe ai lavoratori e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali perché quest’area non può permettersi di perdere un solo posto di lavoro …..clicca qui



