GINEVRA (ILO News) – L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), l’Organizzazione marittima internazionale (IMO), la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) rinnovano i loro appelli ai governi, e le autorità locali e altre parti interessate per limitare gli effetti della variante COVID-19 Omicron sui cambi di equipaggio salvaguardando la salute e il benessere della gente di mare ed evitando interruzioni della catena di approvvigionamento.
In una dichiarazione congiunta le agenzie delle Nazioni Unite elencano dieci azioni critiche per affrontare le sfide in evoluzione per il trasporto marittimo internazionale e i suoi lavoratori chiave. Questi ridurranno al minimo l’impatto negativo di COVID-19 sui marittimi e sulle loro famiglie , comprese le sue ultime varianti e le azioni intraprese dalle autorità per contenerlo. Aiuteranno anche a proteggere il commercio globale e lo sviluppo sostenibile, continuando a proteggere le comunità locali.
Sebbene il numero di marittimi rimasti bloccati sia diminuito, rimane considerevole. Ulteriori sforzi devono essere compiuti per rettificare la situazione e alleviare la crisi persistente. Inoltre, l’impatto completo della variante Omicron e delle relative misure di risposta sui cambi di equipaggio non è ancora chiaro e potrebbero ancora emergere ulteriori “varianti preoccupanti” (VOC), affermano le agenzie.
A seguito di alcune delle misure messe in atto per mitigare la diffusione del virus, molti marittimi non sono ancora in grado di lasciare le loro navi, rimanendo bloccati in mare ben oltre la data di scadenza dei loro contratti e il periodo massimo predefinito di 11 mesi di continuità servizio a bordo conforme alle disposizioni della Convenzione sul lavoro marittimo, 2006, e successive modifiche (MLC, 2006) .
Per mantenere le recenti tendenze positive rispetto ai cambi di equipaggio, i governi e l’industria, in collaborazione con le organizzazioni internazionali, devono intensificare i loro sforzi comuni per limitare gli effetti delle varianti emergenti sui cambi di equipaggio, salvaguardando nel contempo la salute e il benessere dei marittimi e delle comunità globali , sottolinea la dichiarazione congiunta. Ciò include facilitare la vaccinazione, fornire l’autenticazione del documento sanitario e garantire l’accesso ai test COVID e ai dispositivi di protezione individuale (DPI).
Le agenzie delle Nazioni Unite hanno sottolineato come, durante la pandemia, 1,9 milioni di marittimi nel mondo, molti dei quali provenienti da paesi in via di sviluppo, abbiano svolto un ruolo fondamentale nel garantire il flusso continuo di beni critici lungo le catene di approvvigionamento, mantenendo in movimento il trasporto marittimo e il commercio mondiale.
https://www.ilo.org/global/about-the-ilo/newsroom/news/WCMS_838299/lang–en/index.htm
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