Rigettato il ricorso di Assarmatori, Federagenti e Assoagenti contro proroga e rinnovo tariffario che nel 2022 precedettero il rilascio della nuova concessione all’incumbent
Lo ha stabilito una sentenza del Tar Veneto, cui si erano rivolte Assarmatori, Federagenti e la locale Assoagenti. Le tre sigle, rappresentanti gli armatori e gli agenti marittimi, eccepirono fin da subito che la Capitaneria, nel decretare l’aumento tariffario, non solo non avesse tenuto conto dei loro rilievi, ma neppure di quelli dell’Autorità di sistema portuale locale (non costituitasi in giudizio). Il Tar, però, ha rigettato il motivo, dato che “la Capitaneria di porto nel definire le tariffe doveva coinvolgere nell’ambito del procedimento l’Autorità di Sistema Portuale – doveva acquisire il suo parere – ma non era necessario il raggiungimento di un’intesa con tale Autorità”. Senza dimenticare che in realtà le osservazioni di quest’ultima sarebbero state in parte recepite dalla Capitaneria, “tant’è che l’indice finale di incremento, inizialmente previsto nella misura del 18,38%, è stato ridotto al 16,70%, avvicinandolo in modo significativo al 15,67% suggerito dall’Autorità di Sistema Portuale”……clicca qui
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