Dopo cinque anni sull’ottovolante, la crisi del gruppo armatoriale Moby guidato da Vincenzo Onorato si chiude con un pagamento a saldo e stralcio di 316 milioni, circa 300 milioni di crediti, cedole e interessi mai saldati (per un terzo allo Stato) e l’ombra del colosso svizzero Msc sul controllo della società.
La vicenda inizia nel 2012. Mediante la controllata Cin, Moby, forte di 200 milioni di prestiti bancari, rileva dallo Stato l’ex compagnia di bandiera Tirrenia per 380 milioni di euro, di cui 180 da pagarsi in tre rate negli anni successivi. Esposizione finanziaria e risultati operativi deludenti, però, mettono alle corde la compagnia, che nel 2016 riprende fiato grazie a un bond da 300 milioni. Determinante per ottenerlo è la rinuncia all’ipoteca sui traghetti da parte della bad company statale che cedette Tirrenia, alla cui guida il governo Renzi ha appena posto l’ex avvocato di Onorato Beniamino Caravita di Toritto……clicca qui



