A Gaeta, nella città che forma i lupi di mare. L’armatore D’Amico: “Qui non ci sono bamboccioni, per navigare ci vuole coraggio”

L’Its Fondazione Caboto consegna 250 diplomi. Per chi diventa ufficiale e comandante stipendi da 50mila a 130mila euro lordi l’anno

ALBERTO QUARATI, INVIATO A GAETA

Gaeta – Ci sono Genova, Trieste, Cagliari, Catania, Palermo. E poi Gaeta: gli istituti tecnici superiori che formano la gente di mare in Italia sono tutti qui. La piccola città, 20 mila abitanti in fondo alle curve della litoranea, all’epoca dei velieri era la casa di compagnie che si sfidavano in ogni parte del mondo. Negli anni Sessanta i marittimi di queste zone erano contesi da Esso, Texaco, Mobil, Shell. Qui c’è l’istituto nautico più vecchio d’Italia, 170 anni. E non c’è una famiglia che non abbia un parente imbarcato, o in Capitaneria di porto.

Per questo ieri è stato un gran giorno, con la cerimonia per 250 allievi dell’Its Fondazione Caboto, che ritireranno il loro diploma, previsto anche il ministro del Mare, Nello Musumeci. Cesare d’Amico se ne sta seduto tra i banchi dell’aula Angelo Mitrano, intitiolata allo storico direttore della flotta della sua compagnia di navigazione. Uno che in tempi eroici andava a cercare i marittimi sulla spiaggia, raccontano, la gente letteralmente si nascondeva sotto gli asciugamani perché d’estate la voglia di imbarcarsi scende anche tra i lupi di mare più scafati…….clicca qui