AGGIORNAMENTO: La società di consulenza Bosphorus Observer identifica anche la nave colpita come KMAX RULER.
Secondo dichiarazioni ufficiali e resoconti dei media, l’8 novembre un missile russo ha colpito una nave mercantile battente bandiera della Liberia che stava per entrare nel porto della regione di Odessa (non Odessa, molto probabilmente il porto di Yuzhniy vicino a Odessa), danneggiando gravemente il ponte e la sovrastruttura. Purtroppo il pilota a bordo è morto, tre membri dell’equipaggio filippini sono rimasti feriti. Il nome della nave non è stato divulgato e, secondo le mappe e i dati AIS, tutte le navi che fanno scalo nei porti ucraini nella regione di Odessa spengono i loro trasmettitori AIS, per ragioni di sicurezza.
L’analisi delle foto pubblicate e delle navi vicino al Delta del Danubio (solito luogo di attesa per le navi in procinto di fare scalo in Ucraina), i cui AIS sono disattivati nelle ultime 24-48 ore (alle 01:30 UTC del 9 novembre), consente di supporre che la nave colpita sia, nella maggior parte dei casi, probabilmente, la nave portarinfuse Capesize delle Filippine KMAX BULKER (IMO 9436642, dwt 91800). Deve caricare un carico di minerale di ferro, diretto in Cina. L’identità della nave, ovviamente, deve ancora essere confermata o smentita, anche se in generale nascondere i nomi delle navi colpite sembra essere una misura inutilmente cauta.
Si potrebbe dire che probabilmente si è trattato di un missile vagante, con una nave portarinfuse che è stata, per così dire, un danno collaterale, ma la guerra è guerra e l’aggressione è aggressione, non avendo alcuna giustificazione. Nessun “interesse nazionale” o “liberare il popolo da…” può giustificare l’uccisione assolutamente criminale di civili innocenti, sia nel modo praticato il 7 ottobre, sia colpendo navi mercantili con missili mortali.
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