Pensione rivalutata a dicembre (e non a novembre)

Ci sarà a dicembre l’anticipo del conguaglio della rivalutazione dell’anno 2022. A stabilirlo è il decreto legge collegato alla manovra 2024, allontanando di un mese ai pensionati il recupero dell’inflazione (era indicato novembre nelle bozze)

Inps

Ci sarà a dicembre l’anticipo del conguaglio della rivalutazione dell’anno 2022. A stabilirlo è il decreto legge collegato alla manovra 2024 (n. 145 in G.U. n. 244 del 18/10/2023, si veda altro articolo in pagina) allontanando di un mese ai pensionati il recupero dell’inflazione (era indicato novembre nelle bozze, su ItaliaOggi di ieri). Il dl concede un mese di tempo in più ai servizi sociali, cioè fino al 30 novembre, per comunicare all’Inps la presa in carico di ex percettori del reddito di cittadinanza, prorogando di un mese l’erogazione del sussidio.

Anticipo rivalutazione. L’Inps dunque anticiperà a dicembre, non più a novembre, il conguaglio della rivalutazione per l’anno 2022, che in via ordinaria avrebbe effettuato a gennaio del prossimo anno. A dicembre, pertanto, i pensionati riceveranno sia gli assegni di pensione aggiornati sia gli arretrati per 11 mesi (non 10), cioè da gennaio a novembre 2023. In mancanza del dl, a gennaio 2024 i pensionati avrebbero ricevuto un doppio aumento di pensione: per l’anticipo della rivalutazione 2024 sulla base dell’indice Istat provvisorio d’inflazione dell’anno 2023 (si ipotizza al 6% e verrà ufficializzato entro il 20 novembre); per il conguaglio della rivalutazione 2023 in base all’indice Istat definitivo d’inflazione dell’anno 2022. Vale a dire la differenza tra l’indice Istat provvisorio del 7,3% riconosciuto a gennaio 2023 e il definitivo che è risultato pari all’8,1%. Quindi un aumento dello 0,8%, più arretrati per il 2023. Il dl anticipa a dicembre l’erogazione del secondo aumento, compresi gli arretrati da gennaio a novembre 2023. La rivalutazione a conguaglio del 2022 non verrà applicata in misura uguale a tutti i pensionati, ma a seconda della fascia d’importo della pensione. Hanno diritto alla perequazione per intero soltanto le pensioni non superiore a 4 volte il trattamento minimo dell’Inps; quindi la rivalutazione dello 0,8% sarà applicata per interno solo a pensioni d’importo fino a 2.101,54 euro. Le altre pensioni, oltre 2.101,54 , avranno la rivalutazione in misura ridotta, a seconda delle previste fasce d’importo 

https://www.italiaoggi.it/news/pensione-rivalutata-a-dicembre-e-non-a-novembre-2615852

  

  
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