Uiltrasporti Sicilia, ricorso dell’ex Segretario Generale Falanga.

Riceviamo e pubblichiamo

UN “CICLONE” HA COLPITO LA UILTRASPORTI SICILIA

Carissimi iscritti e non della Uiltrasporti, che ho avuto l’onore di servire e rappresentare, militando, nella stessa,  prima, quale dipartimentista a Roma nel settore nazionale dei marittimi e, poi, dal 2014, quale commissario straordinario dell’organizzazione regionale in Sicilia in sei province,  e, successivamente, quale segretario regionale eletto all’unanimità.

Con onore, impegno, dedizione e passione ho servito la Uiltrasporti, contribuendo attivamente alla costituzione del registro internazionale da cui provengono cospicue risorse economiche versate nel conto della UILTRASPORTi Nazionale (vedi il saldo in bilancio anno 2022 di euro 5.200.000,00);

Ho partecipato attivamente ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro;

Ho rinnovato le Segreterie di Palermo e di Catania, trasformandole in “veri luoghi di lavoro”, onorando l’immagine della UILTRASPORTi Sicilia e conferendole nuova dignità e ricevendo, altresì, sempre l’appoggio totale della Segreteria Nazionale.

Ho accresciuto le risorse economiche frutto delle deleghe, linfa vitale dell’attività sindacale, al fine di  reggere il confronto con le altre Organizzazioni sindacali, nell’arduo compito di tutelare i più deboli, ossia i lavoratori.

Ebbene, questo obiettivo è stato perseguito e realizzato negli ultimi dieci anni dal sottoscritto,  basti guardare le cifre della crescita triplicate in meno di 10 anni.

Questo è,  infatti,  lo scopo principale del Segretario, come da Statuto, e questo scopo da me è stato adempiuto.

Di contro, secondo i vertici di Roma, sembrerebbe che sia stata violata qualche norma statutaria, perchè sono stato esautorato dal mio mandato, senza conoscere gli addebiti che mi vengono contestati e senza possibilità di replica.

In verità, qualche mese fa, Il Segretario Nazionale, Claudio Tarlazzi, mi aveva manifestato la sua intenzione di “affiancarmi” una persona di sua scelta, tale Vincenza Katia Di Cristina, dipendente della Segreteria nazionale a Roma, invitandomi, altresì, ad anticipare la scadenza del mio mandato che, naturalmente, sarebbe dovuto scadere nel 2026 .

Il sottoscritto aveva manifestato il suo dissenso, esprimendo il desiderio e la volontà di   continuare il suo mandato, sino alla scadenza naturale, lasciando, poi, il testimone a chi avrebbe potuto potenziare, ancora, le risorse del Territorio per il bene della UILTRASPORTi e, soprattutto, dei suoi iscritti e dare continuità al lavoro già espletato.

Il Segretario Nazionale Claudio Tarlazzi, invece, era di diverso avviso, ossia anticipare la scadenza del mandato, sostituendo il sottoscritto, con la sua prediletta.

Dopo questo scontro di vedute, nel giro di pochissimi giorni, la Struttura regionale è stata commissariata ed Agostino Falanga, in spregio alle norme statutarie, è stato sostituito con la dipendente della struttura nazionale indicata dal segretario Claudio Tarlazzi alla quale è stato attribuito l’incarico di Commissario.

Il mio avvocato,  Rosa Lapi,  ha nell’immediato contestato la delibera di commissariamento per la violazione dei  principi statutari, nonchè dei più elementari principi della trasparenza amministrativa e del diritto di difesa, in contraddittorio tra le parti.

Infatti, il sottoscritto non conosce i presunti motivi per cui avrebbe violato lo Statuto e non ha potuto difendersi, pertanto, da una accusa formulata  essa stessa, invece, in piena violazione dello Statuto medesimo ed in contraddizione con gli encomi ricevuti da più di dieci anni.

Alla luce di tutto questo, io chiedo sia fatta giustizia a tutela della mia immagine e di quella dei lavoratori tutti, che, per anni, ho rappresentato ed in nome di questa giustizia, allerterò l’intervento di tutte le autorità interessate, chiedendo, altresì, l’appoggio della Uil Nazionale e della Uil Sicilia area vasta.

Agostino Falanga

 Falanga non ci sta. Si è rivolto all’avvocato Rossella Lupi per chiedere la revoca della delibera e annuncia una causa per ottenere un risarcimento dei danni. La Uil Trasporti dal canto suo tira dritto. Di Cristina si limita a dire: “Stiamo lavorando per il sindacato, non spetta a me commentare. Non ho intenzione di rilasciare dichiarazioni sul caso Falanga”. Come dire si va avanti, ognuno per la propria strada. Che per Falanga porta dritto al giudice del lavoro.

  

  
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