E’ il grido di dolore che lanciano i marittimi del turno generale scrivendo una lettera alla nostra Redazione, chiedendo aiuto a tutte le organizzazioni sindacali.
“ Siamo la maggioranza, rispetto ai quei pochi che presso le varie società hanno un turno o il crl, ma continuiamo ad essere ignorati grazie ad una precarietà che ormai ci sta accompagnando per tutta la nostra vita lavorativa.”
“Siamo bistrattati da tutti, dall’Inps, dall’Usmaf, considerati solo se navighiamo, ma nel nostro periodo di riposo o di malattia veniamo quasi cancellati come lavoratori del mare.”
Chiediamo aiuto e questo aiuto puo’ arrivare solo dalle organizzazioni sindacali nel farci considerare lavoratori del mare per 360 giorni all’anno.