Il Tar del Lazio respinge il ricorso presentato dagli armatori che erano stati pesantemente sanzionati dall’AGCM per aver di fatto messo in atto un cartello per i servizi di trasporti marittimi speciali di infiammabili e rifiuti da e per le isole campane. Restano dunque le multe per complessivi 1.25 milioni di euro
Una vera e propria stangata si abbatte sulle compagnie di navigazione che operano nel Golfo di Napoli. La Prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti respinto il ricorso che era stato presentato dalle società di navigazione Mediterranea Marittima Spa, Medmar Navi Spa, Servizi Marittimi Liberi Giuffré e Lauro Srl, Traspemar Srl, GML Servizi Marittimi Srl e il Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti. Tutti i soggetti giuridici in questione si erano rivolti contro l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato che accusava gli stessi di avere “posto in essere un’intesa unica e complessa, in violazione dell’articolo 2 della l. 287/1990, consistente nella fissazione del livello dei corrispettivi richiesti” per i servizi di trasporti marittimi speciali di infiammabili e rifiuti da e per le isole campane”. Oggetto della sentenza sono state anche le “condizioni di esercizio, nella ripartizione dei servizi e nella suddivisione dei ricavi e dei costi del migliatico sulla base delle quote storiche degli armatori”. Per la cronaca all’epoca le sanzioni complessivamente comminate superarono la somma di 1,25 milioni di euro, di cui: 1.032.682 euro a Medmar Navi in solido con Mediterranea Marittima, 124.226 euro a Traspemar, 81.236 euro a Servizi Marittimi Liberi Giuffré e Lauro, 10.000 euro a Gml Servizi Marittimi e altri 10.000 euro a Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti……clicca qui