Maurizio De Cesare
Continua la frenetica ricerca di personale di bordo da parte delle Compagnie di Navigazione. Solo negli ultimi giorni tantissime posizioni aperte da Grandi Navi Veloci, Tirrenia-CIN, Caremar, Grimaldi Group, ma in realtà tutto il settore dell’armamento vive una crisi storica del mercato del lavoro scontando oggi una pessima politica informativa di ieri.
E’ nei tempi migliori che bisogna prevedere e se possibile evitare criticità future, si era capito ormai negli ultimi decenni che l’attenzione delle giovani generazioni si era allontanata dal quelle figure professionali del mare dipinte da sempre con tinte romantiche di sacrificio sociale ed economico.
Molto si sarebbe potuto fare comunicando per tempo ai giovani italiani che lo shipping è cambiato. La vita di bordo offre oggi grandi possibilità di guadagno con un wellfare decisamente più vicino alle necessità ed ai diritti dei lavoratori.
Nonostante una demonizzata evoluzione tecnologica di bordo che avrebbe dovuto, nell’immaginario, sostituire gran parte della forza lavoro di bordo, assistiamo oggi ad una crisi epocale di mancanza di personale qualificato. E’ auspicabile una incisiva azione istituzionale di medio-lungo periodo che affianchi quella immediata degli armatori per riportare l’attenzione su questo settore del mercato del lavoro. Un dibattito aperto è incorso tra le Associazioni di settore come Confitarma, Assarmatori, quelle dei servizi tecnico nautici e i Ministeri competenti ed altre istituzioni più vicine ai territori, tutti d’accordo sulla necessità di comunicare lo Shipping ai giovani di oggi, marittimi del domani.