di Ezio Baldari
I giudici di Lussemburgo respingono il ricorso della compagnia di navigazione. Bisogna ripagare la somma risparmiata grazie all’esenzione fiscale illegittima, insieme agli interessi sulle altre somme indebitamente percepite
Bruxelles – Niente da fare per Siremar. La compagnia di navigazione dovrà rimborsare tutto quello che la Commissione esige indietro. Il Tribunale dell’Ue respinge il ricorso presentato dalla società siciliana, e adesso si dovrà mettere mano al portafogli. Di nuovo. L’esecutivo comunitario ha condannato l’Italia al recupero di quelli che all’epoca furono aiuti di Stato contrari alle regole. Per salvare l’azienda dal fallimento, venne disposta la vendita al gruppo Sns per 55,1 milioni di euro, che non fu però soggetto all’imposta sul reddito delle società. Un’esenzione che costituisce un vantaggio economico.
Siremar ha restituito 15,5 milioni di euro, anche oltre i 15,1 milioni che doveva allo Stato. Tuttavia, di fronte ad un aiuto per il salvataggio “illegalmente prorogato” e ritenuto contrario alle regole, il rimborso deve comprendere almeno l’importo degli interessi di recupero. Se gli interessi già versati da Siremar in AS risultassero insufficienti, resterebbe da recuperare l’importo residuo degli interessi”. E proprio questo l’oggetto del contendere. La Commissione ha imposto a Siremar di rimborsare allo Stato la somma risparmiata grazie all’esenzione fiscale illegittima, insieme agli interessi sulle altre somme indebitamente percepite, avendo Siremar già restituito il capitale……clicca qui



