DI ANDREA MOIZO
Il garante avvia una verifica volta a garantire la remuneratività dei servizi sovvenzionati anche a imprese che non vi investono per esercirli
In particolare l’authority evidenzia come la metodologia adottata “per il calcolo dell’utile ragionevole contenuta nelle predette delibere preveda che lo stesso sia ottenuto attraverso l’applicazione del valore del Wacc (Weighted Average Cost of Capital, il costo medio ponderato del capitale, ndr) determinato dall’Autorità al capitale investito netto dell’impresa affidataria”. Secondo il garante può capitare “che, con riferimento ai servizi di trasporto considerati, possono verificarsi casi in cui il capitale investito netto delle imprese è pari o prossimo allo zero anche in virtù dell’utilizzo di materiale rotabile/naviglio già ammortizzato, e/o totalmente o parzialmente finanziato dall’ente affidante”…..clicca qui