Continuità territoriale, questione in Regione

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La capogruppo del M5S regionale Irene Galletti ha presentato una interrogazione in Consiglio regionale concordata con Sinistra Italiana

ARCIPELAGO TOSCANO — Su proposta della Segreteria regionale di Sinistra Italiana e il contributo del Circolo di Sinistra Italiana dell’Isola d’Elba, il Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, a firma della capogruppo Irene Galletti, ha concordato e formalmente presentato al Presidente del Consiglio regionale della Toscana una interrogazione a risposta orale in merito alle problematiche relative alla continuità territoriale delle isole dell’Arcipelago toscano.

Lo fa sapere Sinistra Italiana Isola d’Elba attraverso una nota.

L’interrogazione, come si legge nella nota, pone diverse questioni alla giunta regionale, nel dettaglio su chiede di “sapere se alla data attuale esiste uno schema di bozza del nuovo bando Toremar; cosa fare nel caso di un eventuale fallimento della società che gestisce il servizio“.

Il riferimento è alle vicende Moby-Cin che però sembrano avviate ad una soluzione positiva

Nella interrogazione viene inoltre richiesto “se in base al servizio fino ad oggi reso dal privato si considera la possibilità di una gestione diretta di Toremar da parte della Regione Toscana e come intende procedere per i contenuti e la scrittura del nuovo bando Toremar; se è intenzione della Regione discutere con le istituzioni e i cittadini dei territori della costa e delle isole dell’arcipelago in una campagna di ascolto vincolata ad un nuovo progetto di continuità territoriale”.

“Tutto ciò premesso: – prosegue – l’interrogazione – che la direttiva europea recepita dal Governo italiano con DL 27/5/2005, pubblicato in GU del 24/6/2005 n.145, prevede che per un lavoro marittimo di qualità l’organizzazione dell’orario di lavoro sia basata sulle 8 ore giornaliere, sia nel pubblico che nel privato;

b) Che negli anni ’80 e ’90 i collegamenti con le isole sono stati garantiti dalla compagnia pubblica Toremar del gruppo Finmare con 7 navi e un mezzo veloce e con circa 320 addetti con doppio equipaggio mensile, oggi ridotti a non più di 200 unità con negative ricadute sulla qualità della manutenzione e sulla capacità di contenimento dei processi inquinanti dovuti alla vetusta età dei traghetti;

c) Che il 31/12/2023 scade il contratto con cui la società privata Moby, vincitrice del bando emesso a suo tempo dalla Regione, gestisce le linee relative alla continuità territoriale dell’arcipelago attraverso l’acquisizione di tutto il parco navale della Toremar e a fronte di un contributo di 11 milioni di euro, senza che vi sia traccia alcuna di una specifica clausola sociale a garanzia della consistenza numerica degli equipaggi e al rispetto di una adeguata modalità turnistica a salvaguardia dei diritti dei lavoratori marittimi;

d) Che un eventuale “spacchettamento” a gara delle diverse linee, da taluni ventilato, determinerebbe una negativa frammentazione del servizio ed un ulteriore aggravamento delle attuali condizioni del servizio stesso. 

Occorre invece prestare particolare attenzione alla necessità di utilizzare gli investimenti previsti dal PNRR per la predisposizione di progetti al fine di acquisire vettori di nuova generazione più veloci e meno inquinanti“.

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