Il Tribunale di Milano come sappiamo ha fissato i termini per la procedura che sinora ha protetto Moby e Cin dalle pretese dei creditori e dalle istanze fallimentari. Entro 4 mesi bisognerà trovare un’intesa sulle nuove condizioni offerte a tutti i creditori, tra cui l’ex compagnia pubblica di cui Cin acquisì il patrimonio nel 2012 senza pagarlo integralmente. Senza tale accordo si passerà all’amministrazione straordinaria. Quindi le due adunate dei creditori sono per il 20 giugno per la Moby e il 27 giugno per la Tirrenia.
A Tutto questo c’e ancora un altra data che incombe come una minaccia ed è quella del 31 marzo quindi precisamente fra venti giorni dove il tribunale di Milano ha imposto al gruppo Onorato di trovare una soluzione per il rimborso di debito da 180 milioni di euro derivante dal mancato pagamento di una parte del prezzo per l’acquisto della Tirrenia avvenuto nel 2012.
Il Gruppo Onorato ha presentato un proprio concordato dove ha assicurato che il rimborso di 144 milioni di euro sarà restituito in cinque anni, quindi con una percentuale di recupero di oltre 80% dove è prevista 23 milioni di euro alla firma del concordato, 10 milioni di euro nel 2023, altri dieci nel 2024 e 101 milioni di euro nel 2025 con una ipoteca di ben quattro navi.
La Tirrenia in As da notizie che provengono dai media, sembra che sia d’accordo sui tempi, ma preferisce avere una garanzia di fideiussione bancaria e non di ipoteca sulle navi con vendite future.
Non riusciamo ad immaginare quale potrebbe essere lo scenario che si potrebbe aprire in caso di non accordo, ma di una cosa siamo certi che i lavoratori saranno quelli che perderanno di piu’
