Viaggiare24 SET 2021 22:06 CESTCondividere
La dichiarazione congiunta dell’IMO e dell’ILO evidenzia la necessità di un rapido accesso all’assistenza medica per i marittimi di vitale importanza

l segretario generale dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO) e il direttore generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo agli Stati portuali e costieri di facilitare il tempestivo sbarco dei marittimi per le cure mediche in “vita o morte”; dare la priorità ai marittimi per la vaccinazione contro il COVID-19; e designare i marittimi come lavoratori chiave, riconoscendo il prezioso contributo dei marittimi al commercio mondiale.
Nella dichiarazione congiunta (lettera circolare n.4204/Add.42), il segretario generale dell’IMO Kitack Lim e il direttore generale dell’ILO Guy Rider affermano che i marittimi stanno incontrando difficoltà nell’accesso alle cure mediche e sottolineano “l’obbligo morale di garantire che i marittimi possano accedere alle cure mediche”. cure a terra senza indugio, ogni volta che ne hanno bisogno, e di estendere l’assistenza medica a bordo in caso di necessità, consentendo a medici e dentisti qualificati di visitare le navi. È anche importante che venga condotta una valutazione medica prima di somministrare qualsiasi trattamento, che potrebbe includere la valutazione della telemedicina fornita da fornitori di servizi sanitari internazionali”.
“Ricevere tali cure può essere una questione di vita o di morte per i marittimi che si ammalano mentre lavorano sulle navi. La comunità internazionale dovrebbe fare tutto il possibile per sostenere coloro che hanno mantenuto la catena di approvvigionamento globale in condizioni di pandemia negli ultimi 18 mesi e continuano ad andare avanti spesso nonostante enormi difficoltà personali”, affermano il Direttore Generale dell’ILO e il Segretario Generale dell’IMO .
La dichiarazione congiunta rileva che “quasi 14 mesi dopo l’emissione delle ‘Raccomandazioni per gli Stati portuali e costieri sul tempestivo sbarco dei marittimi per l’assistenza medica a terra durante la pandemia di COVID-19’ ( Lettera circolare n.4204/Add.23 ), i marittimi sono ancora lottando per accedere a tali cure quando necessario. La difesa degli Stati membri, dell’industria marittima, delle parti sociali e degli stessi marittimi ha portato ancora una volta in primo piano la difficile situazione dei marittimi”.



