La discontinuità territoriale della Sardegna

critto da Pietro Spirito, Universitas Mercatorum 

Le privatizzazioni all’italiana lasciano segni di lunga durata. La fretta è certamente cattiva consigliera e porta danni duraturi. Il caso della Tirrenia è emblematico, anche perché non è stato nemmeno perfezionato il pagamento del corrispettivo per la cessione: lo Stato deve incassare ancora 180 milioni di euro, non proprio due bruscolini.

Nel frattempo, sono stati mantenuti per lungo tempo i contratti di servizio per assicurare la continuità territoriale della Sardegna, mentre la Commissione Europea continuava a ribadire che tale attività andava messa a gara.

Appare davvero singolare che da un lato lo Stato era creditore di 180 milioni di euro per effetto della privatizzazione, mentre dall’altro lato ha continuato a pagare 72,5 milioni di euro (di cui 53,8 per la Sardegna) all’anno per i corrispettivi degli obblighi di servizio pubblico con le maggiori isole del Paese, per anni.

A valle della scadenza della Convenzione si è alla fine arrivati alle gare, quando la Tirrenia privatizzata era ormai sull’orlo del crac, con una formale istanza fallimentare che era stata avanzata presso il Tribunale di Milano e con debiti complessivamente pari a 400 milioni di euro.

Delle nove tratte che originariamente erano presenti nella Convenzione per garantire la continuità territoriale con la Sardegna, alcune rotte sono state trasformate in collegamenti di mercato mentre per le restanti si è messa in competizione l’assegnazione di questi servizi.

Il Governo ha predisposto, per adempiere alla richiesta comunitaria di procedere con gare per l’assegnazione dei contratti di servizio finalizzati ad assicurare la continuità tra il Continente e la Sardegna, un sistema di confronti competitivi per le singole tratte. Il Gruppo Grimaldi si è assicurato la Napoli Cagliari. Non tutte le gare sono state completate.

Dal 23 settembre, e per i prossimi sei mesi, sarà la Grimaldi a garantire la tratta marittima Cagliari-Arbatax-Civitavecchia e ritorno. Il ministero delle Infrastrutture ha affidato il servizio al vettore partenopeo, in attesa del bando internazionale per l’assegnazione delle tratte in regime di continuità territoriale, che garantiscono i collegamenti con il continente: quelle, nello specifico, che fino alla scorsa settimana erano gestite da Tirrenia-Cin, la cui convenzione è scaduta a giugno scorso.

L’ultima nave del gruppo Onorato è partita dal capoluogo sardo la sera del 13 settembre, e da allora le relazioni marittime tra la Sardegna ed il Lazio sono state, per dieci giorni, sospese per la prima volta dopo 70 anni.

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