Nota stampa “Clausola sociale, Ministero e Sindacati”

Si è svolta oggi in via telematica l’incontro tra le organizzazioni sindacali della Filt Cgil-Fit Cisl e Uiltrasporti con Ministero dei trasporti presieduto dalla dottoressa Di Matteo sul tema clausola sociale per gare relative alla continuità territoriale marittima con Sardegna Sicilia e Tremiti.
Per adesso due gare hanno avuto un decorso conclusivo ovvero la Termoli – Tremiti e la Napoli – Cagliari – Palermo con l’aggiudicazione ad un nuovo operatore a partire dal 1 luglio p.v. diverso da CIN.
In questi due casi vi è riconosciuto l’istituto della clausola sociale e pertanto, su sollecitazione della Uiltrasporti, è stato previsto un aggiornamento tra dieci giorni per permettere al Ministero di mettersi in contatto con i relativi operatori aggiudicatari della gara per il relativo passaggio del personale.
Per quanto riguarda invece la Genova – Porto Torres la gara è ancora in atto e comunque partirà da settembre prossimo in quanto il periodo estivo è stato previsto in libero mercato. Anche in questo caso è prevista la clausola sociale.
La gara su Civitavecchia Cagliari Arbatax è andata deserta, è stata prevista per la stessa un aggiudicazione temporanea per sei mesi in attesa di ripresentare un nuovo bando. In questo caso il Ministero ha comunicato che non ha previsto la clausola sociale.
Una presa di posizione contestata dai sindacati ed è stata chiesta di rivederla alla luce di una clausola sociale per i problemi occupazionali che potrebbero verificarsi. Un tema che sarà approfondito nel prossimo incontro con il ministero tra circa 10 giorni.
Da tutto questo sembra di capire che il Ministero sia un po’ vincolato nelle sue scelte dal giudizio da parte dell’Unione Europea per possibili procedure d’infrazione.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito al Ministero che il passaggio del personale diventa ancora più importante in quanto l’operatore cedente si chiama CIN e che lo stesso si trova in una procedura di concordato in continuità sub iudice e quindi ancora più necessario ai fini del mantenimento occupazionale.