CIN. Ormai è noto che la Procura di Milano ha presentato richiesta di fallimento nei confronti di Cin, la Compagnia italiana di navigazione del gruppo Onorato.
Svariate centinaia di milioni di euro tra passivo e debiti scaduti anche nei confronti dell’amministrazione straordinaria della Tirrenia, ossia verso lo Stato per completare il pagamento della privatizzazione.
Il piano di salvataggio annunciato da Cin non si è infatti ancora concretizzato.
Resta però uno spiraglio, fino al prossimo 6 maggio, per un nuovo concordato preventivo o per un accordo di ristrutturazione.
I media si sono buttati sulla notizia, un po’ per la sua oggettiva rilevanza e un po’ forse per le pressioni della politica e della concorrenza armatoriale, tratteggiando un quadro a fosche tinte.
Possibili future indagini per bancarotta, finanziamenti a “partiti politici, influencer e lobbisti”, regalie varie e spese pazze. Staremo a vedere.
Quel che è certo è che vanno in ogni caso salvaguardati i livelli occupazionali, oltre 6.000 addetti.
Fuori dal coro Assarmatori, che si dichiara “al fianco di Moby e Tirrenia CIN” augurandosi, con il Presidente Stefano Messina, il rilancio delle società che assicurano “in un contesto di adeguata concorrenza e necessaria pluralità degli operatori la continuità territoriale tra le isole”…..clicca qui