Rivoluzione Pnrr: i fondi per navi e cantieri dirottati sui porti

Nella bozza del provvedimento di riscrittura del Fondo complementare al Piano salta pure la tagliola del 2026. Addio alle risorse anche per Gnl e materiale rotabile

DI ANDREA MOIZO

Pubblichiamo soltanto l’articolo 1, il più spinoso, nella versione del 22 febbraio non a caso espunta da quelle fatte circolare successivamente, dove l’articolo 1 viene dato semplicemente “in verifica”. Del resto è il cuore del Decreto, lo strumento cui i fondi vengono tolti e riassegnati rispetto alle originarie destinazioni.

In particolare l’articolo 1 disciplina la riorganizzazione di parte consistente del Pnc, il Piano nazionale complementare al Pnrr, prevedendo innanzitutto (o, più esattamente, all’ultimo comma) l’abrogazione del termine ultimo del 2026 per la realizzazione degli interventi finanziati dal Fondo complementare, fra cui, occorre ricordarlo, ci sono opere portuali per oltre 2 miliardi di euro, la più onerosa delle quali, la nuova diga foranea del porto di Genova, appare in ritardo rispetto al cronoprogramma originariamente annunciato……clicca qui

  

  
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