Filt Cgil-Fit Cisl-Uiltrasporti. Comunicato alle lavoratrici e lavoratori marittimi

Il Governo, con un colpo di spugna, effettua un’importante decurtazione dell’indennità di malattia dei marittimi, prevista dalla legge di Bilancio 2024, mettendo a repentaglio il diritto alla cura di tutte le lavoratrici ed i lavoratori del settore.

Una penalizzazione che va a complicare ulteriormente una situazione già di per sé difficile a causa dei ritardi cronici nella liquidazione delle pratiche. Pertanto, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con la Direzione Generale ammortizzatori sociali dell’INPS, al fine di chiarire alcuni aspetti critici che riguardano innanzitutto la base di calcolo dell’indennità.

Dall’incontro, oltre alla decurtazione del 15% della citata indennità, appare chiara la volontà da parte del legislatore di uniformare le procedure di indennizzo della malattia dei marittimi con quelle in uso per la generalità dei lavoratori.

Quanto alla base di calcolo, per gli opportuni approfondimenti abbiamo concordato la costituzione di un tavolo permanente di confronto. Un altro motivo di preoccupazione è la modifica prevista dalla norma che impone, inoltre, il riferimento, quale base di calcolo, non più sugli ultimi 30 giorni di lavoro ma sul mese precedente lo sbarco.

Questo punto, se non gestito correttamente, potrebbe portare ad una penalizzazione maggiore rispetto al 15% di decurtazione già prevista. È importante evidenziare che, come indicato nel messaggio Inps del 2024, le Sedi erogheranno, a titolo di acconto, le dovute indennità adottando come base di calcolo le comunicazioni Uniemens, salvo eventuale conguaglio successivo delle differenze, per tutti gli eventi occorsi a far data dal primo gennaio 2024.

Gli eventi occorsi fino al 31 dicembre 2023 verranno invece indennizzati secondo la previgente normativa. Il tavolo di confronto permanente istituito presso la Direzione Generale ammortizzatori sociali dell’INPS, ha il fine di superare le criticità fin qui registrate e individuare un trattamento omogeneo per tutte le sedi territoriali interessate sul territorio nazionale.

Roma, 01 febbraio 2024

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