In una nota della Fit Cisl Campania, Enrico Stingone coordinatore Regionale del dipartimento marittimo, ha dichiarato che con la legge di Bilancio del 2024 nell’articolo 32 dove viene evidenziatoil taglio dell’indennità di malattia ai lavoratori marittimi dal 75% al 60%, per noi non è altro che l’ennesimo sfregio ad una categoria, che negli ultimi tempi è stata oltremodo trascurata. Una categoria che ancora ad oggi non gli viene riconosciuta come lavoro usurante.
Siamo certi – ha dichiarato Stingone – che il taglio dell’indennità di 15 punti di percentuale non arricchisce lo stato, ma questo intervento legislativo a noi preoccupa molto, in quanto puo’ rappresentare un ulteriore motivo di allontanamento dei giovani dal lavoro marittimo.
Forse è bene ricordare, -ha continuato Stingone– che ad oggi la vita lavorativa dei lavoratori del mare, in maggioranza, risulta nella precaria stagionalità e di minori tutele rispetto ad altri settori lavorativi.
Un settore che ha nella sua specificità in lunghi periodi di imbarco e di orari di servizio a volte massacranti. Questo è uno dei motivi in cui il lavoratore è soggetto a continue visite preventive per la sua salute, oltre quelle già previste come ordinarie tipo la biennale e preventiva di imbarco.
Ad oggi- conclude Stingone – non riusciamo ancora a capire tale modifiche, e se pensiamo alla platea dei lavorati interessati, che è bene ricordare la maggioranza sono quasi tutte di aree meridionali, e forse, ancora le uniche a fornire manodopera ad un settore strategico per la nostra nazione.