Lo scorso 16 ottobre è stata approvata dal Governo la bozza della legge di Bilancio 2024.
Pur consapevoli della ristrettezza delle risorse economiche del nostro Paese e abituati a promesse vane e continui controsensi da parte del Governo, siamo rimasti in attesa della bozza in Manovra finanziaria 2024, nella speranza fosse impostata su investimenti e crescita equamente distribuiti e che venissero tutelati i diritti dei cittadini, tutti.
Invece è arrivata l’ennesima triste conferma da parte del governo di “prima gli italiani” che ancora una volta colpisce chi sostiene e ha sostenuto il welfare statale grazie alla loro vita lavorativa, reperendo fondi quindi da chi lavora e produce PIL.
L’articolo 33 previsto dalla bozza della Legge di Bilancio 2024 prevede il taglio dell’indennità di malattia della “gente di mare” ossia dei dipendenti marittimi.
È una modifica chiaramente al ribasso in quanto l’indennità verrebbe retribuita al 60% anziché al 75% della retribuzione. A pagare le conseguenze di questo taglio sarà solo ed esclusivamente il singolo lavoratore marittimo.
Decurtando l’indennità di malattia, non si garantisce la prevenzione della salute personale del lavoratore né la possibilità di cure mediche adeguate.
Pertanto, la scrivente OO.SS chiede di rimuovere dalla bozza della legge di bilancio 2024 l’articolo 33 per rispettare il diritto alla salute dei lavoratori di mare. Invita, inoltre, tutti i marittimi ad un percorso di mobilitazione unitario contro questa manovra inadeguata fino ad arrivare allo sciopero per tutelare e sostenere i diritti e la salvaguardia della salute dei lavoratori.