A pesare sui conti della compagnia (che al 31 dicembre mostrava un Ebitda negativo di 115 milioni) la competizione e soprattutto il costo del bunker
Le performance finanziarie negative sono il risultato soprattutto di due fattori: l’elevata concorrenza sul mercato dei traghetti (in particolare con Grimaldi Euromed ma non solo) e il netto incremento del costo del bunker nell’esercizio passato (che ha determinato un impatto negativo quantificabile in 95,5 milioni di euro). Ma anche il costo per l’avvio delle nuove linee fra la Spagna e le isole Baleari lanciate a luglio 2021. “Da un punto di vista di analisi economica del risultato, gli elementi che continuano a influenzare in maniera significativa l’andamento della gestione sono il prezzo del combustibile, la capacità di trasporto offerta dai competitors sulle rotte esercitate dalla società, nonché la situazione del mercato passeggeri e merci” si legge nella relazione al bilancio. Dalla quale si apprende che sia i passeggeri (2,2 milioni) che le merci trasportate (quasi 4 milioni di metri lineari) sono cresciuti rispettivamente del 51,6% e del 25,5%. A pesare sul bilancio è stato, come detto, il costo delle materie prime, pari a 297,5 milioni (principalmente bunker e olii lubrificanti), che è aumentato in un anno del +81% in un esercizio dove sono aumentate le miglie percorse (+23,5%) e il numero di navi in flotta…….clicca qui


