Il Gruppo Moby verso una flotta green

Il doveroso impegno verso una maggiore sostenibilità ambientale, già sposato dalle principali compagnie crocieristiche, raggiunge anche il comparto dei traghetti ed in particolare la flotta del Gruppo Moby. Innanzitutto le new entry, Moby Fantasy appena inaugurata ed operativa sulla Livorno-Olbia e la gemella Moby Legacy attesa per il prossimo autunno, sono navi già nate altamente green. In primo luogo possono essere alimentate a gas naturale liquefatto, il combustibile fossile attualmente più pulito, non appena i porti italiani saranno in grado di fornirlo e sono pure alimentabili da terra, quindi tenendo i motogeneratori completamente fermi, durante le soste in quei porti che in futuro offriranno una tale possibilità. Una prua a profilo verticale ottimizza la resistenza all’avanzamento in acqua alla velocità di crociera riducendo i consumi di carburante.

Queste navi riducono del 40% le emissioni in atmosfera di anidride carbonica rispetto alle altre unità finora impiegate su rotte analoghe. La prima nuova ammiraglia green ha ottenuto la certificazione EEDI Phase 3 grazie a un design che riduce l’intensità carbonica del 30%. Inoltre è dotata di due scrubber per eliminare le emissioni di zolfo nell’ambiente sia in navigazione, che in ormeggio.

Un altro vantaggio ambientale, oltre che economico e finanziario, è dato dal fatto che l’elevata capacità di trasporto (3000 passeggeri e 3800 metri lineari di garage) consente di impiegare una sola nave al posto di due (una ro-pax + una ro-ro) sulla medesima rotta liberando di fatto la nave merci per altri servizi.

Ma l’azione del gruppo Moby non si limita a questo. “Per i prossimi 18 mesi abbiamo in programma investimenti nel refitting della flotta per 36 milioni di euro, – ha affermato Achille Onorato, AD del Gruppo Moby – i quali per il 40% saranno co-finanziati dal PNRR e realizzati in cantieri italiani generando un ulteriore impatto positivo sul nostro territorio e che ci consentiranno di raggiungere una riduzione complessiva delle emissioni della nostra flotta del 32%, superando i requisiti richiesti dalla Fuel EU”.

Già a partire dal 2024 sono previsti miglioramenti dell’efficienza energetica per molte navi della flotta delle “balene blu”. Saranno adottati sistemi di cold ironing, gli scafi saranno rivestiti con vernici speciali che ne facilitano lo scorrimento e impediscono alla vegetazione marina e ai molluschi di attaccarvisi a generare resistenza al moto, una riprofilatura delle eliche esistenti onde massimizzarne il rendimento alla velocità di crociera e ridurre le vibrazioni in navigazione, ciò in combinazione con l’installazione di bulbi sui timoni.  Il tutto con  l’obiettivo di migliorare l’efficienza complessiva delle 23 navi della flotta, delle quali 9 saranno in classe A, che rappresenta il massimo del rating IMO CII di categoria.

Tuttavia è chiaro che per ottenere i migliori risultanti sotto il profilo ambientale gli sforzi degli armatori devono essere confortati da un opportuno adeguamento delle infrastrutture a terra, almeno nei principali porti di scalo.

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