Amianto in mare, le prospettive dell’AMVA dopo il convegno

articolo tratto da https://molfettalive.it/2023/05/12/amianto-in-mare-le-prospettive-dellamva-dopo-il-convegno/

Numerosi sono stati i racconti e le testimonianze che hanno dato voce e forza ai marittimi, spesso vittime di ingiustizie da parte dei loro armatori.

Lunedì 8 maggio nell’Archivio Finocchiaro di Molfetta l’Associazione Marittimi Vittime Amianto, AMVA Onlus, ha tenuto un convegno dal titolo “Amianto e Marittimi: Tutela e Informazione”, un’opportunità di approfondimento aperta a tutti coloro che desiderano conoscere meglio le problematiche legate all’esposizione all’amianto per i lavoratori marittimi.

Durante l’incontro, numerosi sono stati i racconti e le testimonianze che hanno dato voce e forza ai marittimi, spesso vittime di ingiustizie da parte dei loro armatori. Importanti sono stati gli interventi dei relatori che hanno contribuito alla discussione con la loro preziosa partecipazione, competenza ed esperienza, stimolando una maggiore consapevolezza sull’amianto e la necessità di tutelare i marittimi dalle gravi conseguenze legate all’esposizione a questa pericolosa fibra.

Tra questi l’intervento del Professore Maggialetti, docente di Radiodiagnostica presso la Scuola di Medicina dell’Università di Bari, ha approfondito le varie forme di patologia derivata dal contatto con l’amianto, sottolineando che l’esposizione a questa fibra killer può causare una vasta gamma di malattie, dalle forme più gravi a quelle non letali ma comunque altamente condizionanti per la vita di ogni paziente. Ha illustrato come l’amianto sia responsabile di patologie quali l’asbestosi, il mesotelioma e il carcinoma polmonare, evidenziando l’importanza di adottare misure di prevenzione adeguate per i marittimi. L’avvocato Mitchell Cohen, dello Studio Legale Mitchell Cohen Law Offices di Philadelphia, ha evidenziato come negli Stati Uniti la problematica dell’amianto fosse nota agli armatori fin dal 1950, mentre in Italia la legge che bandiva definitivamente l’amianto è stata introdotta solo nel 1992. Questo sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza e azione immediata per proteggere i marittimi dalle conseguenze dannose dell’esposizione all’amianto.

L’associazione AMVA Onlus nata con lo scopo di sostenere chi ha contratto patologie legate all’amianto e al benzene in ambito lavorativo, soprattutto dei lavoratori marittimi, ovvero quelle persone che, dopo essere state imbarcate per anni su navi di compagnie italiane e statunitensi, hanno scoperto di avere patologie come il mesotelioma e altre malattie asbesto correlate, grazie al supporto di numerosi professionisti è è presente per fornire assistenza gratuita a livello legale ed emotivo.