La decisione del gup del Tribunale di Tempio a conclusione del maxi-procedimento iniziato dopo un’indagine della Guardia Costiera di La Maddalena
Si è concluso il maxi procedimento sulle certificazioni fasulle utilizzate da una quarantina di marittimi di La Maddalena, Cagliari, Olbia, Palau, Santa Teresa, Tempio e Dorgali.
Per tutti, il gup del Tribunale di Tempio ha accolto le richieste di messa alla prova, ossia i lavori socialmente utili che sostituiscono la sanzione penale.
Stando alla ricostruzione del pm, basata su una lunga indagine affidata alla Guardia Costiera di La Maddalena, i documenti venivano stampati a Torre del Greco e poi venduti agli interessati in Gallura.
I marittimi potevano così presentarsi all’imbarco con le carte in regola, senza seguire i corsi. Si parla di primo soccorso, salvataggio, sopravvivenza, antincendio, security e attestazioni di periodi di navigazione.
L’avviso di concluse indagini era indirizzato a 46 persone.
Oltre ai marittimi in possesso delle false attestazioni, sono stati denunciati i soggetti che stampavano gli attestati. Sono state accolte le richieste degli avvocati Pier Franco Tirotto, Roberto Sirena, Gianluca Cataldi, Antonello Desini, Giacomo Serra, Aldo Kersevan e Luca Montella.