GIORNO DEL RICORDO, MOLFETTA COMMEMORA LE VITTIME DELLE FOIBE E GLI EROI MARITTIMI CHE RIUSCIRONO A SALVARE CENTINAIA DI VITE

Molfetta. Durante il convegno tenutosi al “Vespucci” per il Giorno del Ricordo, è stata celebrata la memoria dei marittimi molfettesi che trassero in salvo centinaia di italiani

Con il convegno di sabato scorso, organizzato in occasione del Giorno del Ricordo, Molfetta ha reso onore ai concittadini che persero la vita nelle foibe e ha celebrato la memoria dei marittimi molfettesi che partirono con le loro imbarcazioni alla volta dei territori assediati dall’esercito titino per trarre in salvo centinaia di vite umane.

Organizzato con il Patrocinio del Comune di Molfetta dalle associazioni “Eredi della Storia – ANMIG – ANCR, il convegno si è tenuto nell’aula magna dell’IISS “Vespucci”, che fino a sabato 19 febbraio ospita la mostra fotografica e documentale “I molfettesi nelle foibe”.

Una delle pagine più buie della storia nazionale è stata riassunta dal dott. Andrea de Gennaro, coordinatore scientifico e componente del consiglio direttivo dell’associazione Eredi della Storia, che ha introdotto i lavori del convegno e moderato il dibattito tra i presenti.

Presente il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, che ha ricordato nell’intervento che ha avviato il convegno l’importanza della ricorrenza e di come nel 2002, ancora prima dell’istituzione del Giorno del Ricordo, risalente al 2024, aveva iniziato a commemorare questo evento durante il suo primo mandato da sindaco.

Durante il convegno si sono susseguiti gli interventi dell’assessore alla Cultura Giacomo Rossiello; del vicepresidente nazionale ANMI, l’ammiraglio di squadra Michele de Pinto; del presidente provinciale ANCR, il colonnello Andrea Campanella; del cav. Sergio Ragno, presidente dell’associazione “Eredi della Storia”, del dirigente scolastico Carmelo D’Aucelli, che ha ringraziato le associazioni per la preziosa collaborazione e ha sottolineato l’importanza della memoria storica nella cultura generale delle nuove generazioni.

Il Primo Luogotenente Michele Fiorentino, in qualità di studioso e scrittore sulla Regia Marina, ha descritto lo scenario in cui, a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale, si innesca il conflitto tra la popolazione italiana e quella slava e di come il tragico epilogo abbia portato alla crudele realtà delle foibe ed al successivo esodo della popolazione italiana.

Il presidente Sergio Ragno ha parlato dei molfettesi infoibati, dei sopravvissuti alla strage e del loro destino nel territorio italiano. «Grazie al coraggio dei nostri giovanissimi concittadini – ha spiegato Sergio ragno – centinaia di italiani sono stati salvati. Partiti da Molfetta e approdati sulle coste istriane e dalmate a bordo di pescherecci rimasti senza equipaggio, hanno imbarcato quanta più gente possibile e fatto ritorno con le imbarcazioni cariche di italiani in fuga dalla morte certa nelle foibe. Decine di loro si sono stabiliti qui e in Puglia, altri hanno raggiunto amici e parenti nel resto d’Italia. È importante ricordare anche questi ragazzi, di cui tanti all’epoca erano minorenni, chiamati a compiere un gesto eroico, mettendo in pericolo le loro stesse vite».   

Durante il suo intervento, Gabriele de Ceglia ha letto i nomi dei molfettesi infoibati. Il convegno si è concluso con l’intervento del prof. Saverio Binetti, che ha sottolineato il valore della memoria e di Giovanni Lafirenze, che ha sottolineato quanto sia importante «evitare la guerra ed ogni tipo di conflitto armato, in quanto portano solo morte e distruzione».

fonte https://molfetta.ilfatto.net/wp-content/uploads/molfettaconvegnogiornodelricordoVespucci_3.jpg

  

     
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