Moby Prince, una nuova luce sull’inchiesta: spunta la pista del greggio iraniano

A 31 anni dalla tragedia della Moby Prince, un’ipotesi della Dda di Firenze getta una nuova luce sull’incidente a largo di Livorno.

Sulla base di questa relazione la Procura ha osservato come entrambe petroliere, la Agip Abruzzo e la Haven, trasportassero del greggio iraniano, nonostante l’embargo imposto all’Iran. E come entrambe le navi avessero caricato il petrolio dal terminal egiziano di Sidi Kerir. Nel settembre 1992, il Wall Street Journal aveva rivelato anche che Iran ed Egitto stavano proprio stringendo un accordo per consentire all’Iran, sotto embargo, di trasportare greggio. 

Le ipotesi e i misteri

A corroborare l’ipotesi dell’attentato si collega il fatto che i corpi del comandante della Moby Prince Ugo Chessa e del terzo ufficiale Arcangelo Picone siano stati trovati nel ponte 3 dei garage del traghetto. Che fossero stati presi in ostaggio dal commando? Una domanda, al momento, senza risposta. Come senza risposta resta il fatto che dei passeggeri, siano stati trovati radunati nella sala Delux, prima della collisione, come se fossero stati avvisati in anticipo della collisione. Un mistero su cui la Procura potrebbe decidere di cercare ora di fare luce con una nuova inchiesta……clicca qui

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