L’Italia all’Egitto: “Dateci i nastri della scatola nera del Boccaccio”. Svolta nella causa per il naufragio del traghetto con mille morti

E dall’inchiesta di Genova sulle presunte false certificazioni spunta un manager che ridusse le prescrizioni alla Jolly Nero un mese dopo la Torre Piloti. Il Rina (Registro Navale): “Siamo trasparenti, nessun caso di opportunità”. Tutti i dettagli e i retroscena di una delle più grandi tragedie marittime mondiali. Il giudice e la perizia sulle sopraelevazione in Fincantieri.

Una super perizia, la richiesta alle autorità egiziane delle trascrizioni della scatola nera  e la controversa posizione di un ingegnere del Cairo: tre elementi che potrebbero decidere, nelle prossime settimane, le sorti di una causa civile su una delle più grandi tragedie della navigazione. Una vicenda che coinvolge il gruppo Rina, ovvero una società con mezzo miliardo di fatturato, 4600 dipendenti e fra le prime al mondo nel settore della certificazione oltreché nel ramo originario delle classificazioni navali e, da  ultimo, nei campi ingegneristico ed infrastrutture.

La vicenda è quella della causa per risarcimento in corso da 12 anni al tribunale di Genova. A chiederlo sono un gruppo di famigliari delle 1097 vittime dell’affondamento del traghetto  “Al Salam Boccaccio 98”, avvenuto nel Mar Rosso il 2 febbraio 2006. La tesi, sostenuta dagli avvocati Stefano Bertone e Marco Bona degli studi torinesi Ambrosio Commodo e Bona- Oliva, è che il Rina avrebbe precise responsabilità per la strage……clicca qui

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