Aniformar e Conforrmar auspicano che il provvedimento d’emergenza rappresenti un unicum non replicabile in futuro perché non si deve abbassare le soglie di sicurezza sulle navi
Le associazioni presiedute rispettivamente da Eugenio Massolo e Roberto Polisetti in una nota congiunta scrivono: “Era molto difficile trovare una soluzione senza aprire crepe nel regime di Registro Internazionale che tutela l’occupazione nazionale, aprendo a lavoratori extracomunitari e si è optato per una soluzione, altrettanto discutibile, che apre all’imbarco di lavoratori non iscritti alla Gente di Mare. Bastava – dicono le associazioni -qualche settimana di anticipo nell’affrontare una emergenza, che si avvia ad essere strutturale, per trovare soluzioni che abbreviassero e semplificassero le lunghe procedure burocratiche per consentire l’imbarco di lavoratori non iscritti al Registro della Gente di Mare, senza creare un precedente assai pericoloso, quello di mettere a bordo lavoratori senza l’addestramento obbligatorio previsto dalla normativa Nazionale, dall’EMSA e dalla Convenzione Internazionale STCW”…..clicca qui



