“La grandissima adesione allo sciopero, che per circa 24 ore ha praticamente paralizzato il trasporto ferroviario dell’Emilia Romagna, dimostra, semmai ce ne fosse stato bisogno, che Trenitalia Tper ha bisogno di voltare rapidamente pagina se non vuole che le tensioni esplodano e diventino irrecuperabili”. Questo il commento del segretario nazionale Fast-Confsal, Vicenzo Multari, all’azione di protesta messa in atto dagli iscritti al sindacato lo scorso 10 luglio.
“L’elenco delle criticità, dall’utilizzo eccessivo e sistematico dello straordinario alla mancanza di fruibilità dei pasti per mancanza di locali convenzionati, dai tempi accessori insufficienti per la messa in servizio, stazionamento e regresso dei materiali rotabili alle continue modifiche dei turni, solo per citarne alcune – ha proseguito Multari – è troppo lungo per pensare che l’accordo sottoscritto in sede prefettizia dalle altre sigle possa essere risolutivo. Basti pensare alle 30 assunzioni promesse dall’azienda, che difficilmente potrà sopperire ad una carenza cronica tra macchinisti e capo treni che si aggira intorno almeno ad 80 unità. Le risorse concesse da Trenitalia Tper non basteranno neanche a compensare il turn over da qui a fine anno”.
“La massiccia e inequivocabile risposta dei lavoratori arrivata con lo sciopero del 10 Luglio, che ha seguito quello del 5 Giugno – ha concluso il sindacalista – impone una immediata riflessione da parte dell’azienda, che a questo punto non può esimersi dall’aprire un tavolo di confronto a 360 gr adi per affrontare e risolvere uno ad uno i problemi. In caso contrario, pur non avendo alcuna intenzione di alzare i toni e creare danni economici alla società, saremo costretti a proseguire sulla nostra strada”.
