Due corpi sono stati trovati a bordo del traghetto italiano Euroferry Olympia, che ha preso fuoco al largo dell’isola greca di Corfù il 18 febbraio, e il bilancio delle vittime è salito a 11, secondo la Guardia costiera greca, riferisce AFP, citato da News.ro.
Secondo un precedente rapporto, “nove corpi sono stati trovati carbonizzati nella stiva dell’Euroferry Olympia e due persone sono risultate disperse”, ha detto mercoledì un portavoce della Guardia Costiera all’Afp.
Ma “altri due corpi sono stati scoperti (mercoledì) durante una perquisizione in traghetto”, ha detto.
Questo violento incendio, scoppiato la mattina del 18 febbraio, quando a bordo c’erano quasi 300 persone, si è spento solo una settimana dopo.
Tra i 281 sopravvissuti – 230 passeggeri e 51 membri dell’equipaggio – c’erano due migranti afgani che non erano nell’elenco dei passeggeri, alimentando i timori che altre persone potessero essersi imbarcate senza imbarcarsi.
L’incendio è scoppiato a dieci miglia nautiche a nord di Corfù, sul Mar Ionio, due ore dopo la partenza del traghetto dal porto greco di Igumenita per Brindisi, in Italia.
Sono in corso le indagini per determinare l’origine dell’incendio.
Secondo Grimaldi, proprietario del traghetto, l’incendio è scoppiato in una stiva riservata ai veicoli.
Il traghetto trasportava 153 veicoli commerciali e 32 auto, secondo il gruppo Grimaldi.
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