“Molte navi rimarrebbero così sprovviste di medico a bordo. Davvero un’ottima proposta per risparmiare, non certo per tutelare la salute di passeggeri e membri dell’equipaggio”
“Gli armatori, tramite le loro associazioni (assoarmatori-confitarma), mostrano il loro volto! Il comunicato del 30 luglio 2021 pubblicato su Ansa non lascia dubbi: è in atto un ulteriore attacco alla sanità, stavolta effettuato ‘via mare’. Lo scrive in una nota il direttivo Cumpanis Genova.
“La soluzione proposta da Assoarmatori e Confitarma – si legge – per far fronte alla mancanza di medici di bordo sarebbe quella di prevedere l’obbligo medico di bordo sui traghetti solo nei casi in cui la durata del viaggio superi i 3 giorni e i passeggeri siano più di cento. Molte navi rimarrebbero così sprovviste di medico a bordo.
Davvero un’ottima proposta per risparmiare, non certo per tutelare la salute di passeggeri e membri dell’equipaggio. L’obiettivo ultimo del profitto economico non conosce limiti.
L’idea proposta da questi ‘padroni del mare’ non risulta solo svilente verso la figura del medico di bordo (chi dovrebbe sostituirlo nelle sue funzioni? Forse il comandante del traghetto?), ma è anche pregiudizievole nei confronti di tutti i lavoratori marittimi e di coloro che usufruiscono dei servizi ferries-traghetti battenti bandiera italiana che rischiano di non essere tutelati efficacemente a bordo in caso di bisogno di cure mediche.
Siamo di fronte a un’idea che va rinviata al mittente in tutto e per tutto e che vuole inviare un segnale ben preciso anche alla sanità ‘di terra”’che, a due anni dall’inizio dell’epidemia non è stata oggetto di alcun programma sanitario che migliori i servizi territoriali ed ospedalieri, in quanto sono state effettuate solo azioni di facciata o ‘tappa-buchi’.
Per risollevare la sanità bisogna ripartire immediatamente con assunzioni vere, quindi a tempo indeterminato, di personale medico ed infermieristico e altresì avviare un ripensamento dei posti letto delle strutture alla luce delle nuove patologie emergenti.
Invitiamo quindi tutti i Marittimi affinché venga respinta questa provocazione e chiediamo che anche i cittadini si mobilitino perché questa “fantasia ferragostana” confindustriale non passi.
Pertanto:
– Basta con il taglio salariale ai lavoratori (marittimi e di terra).
– Basta con i licenziamenti.
– Basta con gli attacchi sempre più spregiudicati alla tutela della salute.
– Basta con il governo Draghi e con tutti i partiti (sinistra di pseudo opposizione compresa) che sostengono questo Governo alfiere degli interessi delle Banche e dei potentati di Bruxelles.
Tocca a noi Comunisti dare avvio alla denuncia sistematica di questi disdicevoli attacchi, avviando un processo che conduca realmente al cambio di sistema!
Infine, una postilla di non secondaria importanza: il Ministro Speranza, titolare del Ministero della Salute, ha concesso una proroga di 30 giorni per semplificare le modalità di imbarco per i medici di bordo. Abbiamo notato come sia stato sensibile e solerte alla richieste armatoriali (ed ha fatto pure bene ad attivarsi in questo caso, visto il bisogno di queste figure), ma non possiamo fare a meno di notare come egli stesso non abbia mostrato la stessa solerzia su un’altra questione legata alla sanità di bordo riguardante il ruolo del personale medico a bordo della Compagnia Aida Cruises (branca tedesca dell’ italiana Costa Crociere e battente bandiera italiana).
Ben due interrogazioni parlamentari sono già state presentate per chiedere chiarimenti su questo delicato argomento, ma dal ministro Speranza, in questo caso, non è ancora giunta alcuna risposta.
Speriamo di sbagliarci, ma pare che in questo caso la risposta del ministro tarderà ancora ad arrivare, spetta solo a lui dimostrare il contrario”.
Direttivo associazione politico culturale Cumpanis Genova
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