ROMA\ aise\ – Gli Uffici consolari italiani presenti nel territorio britannico, nell’ambito delle rispettive competenze, hanno ripreso le attività di emissione e rinnovo della procedura di convalida (endorsement) per i Certificati di competenza dei marittimi emessi dal Regno Unito. Ne dà notizia il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che ha completato le formalità richieste alla luce della Brexit, necessarie per la ripresa del servizio da parte dei Consolati.
L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea – spiega il Mims – ha comportato che la procedura di riconoscimento dei Certificati di competenza per i marittimi, ossia i certificati abilitanti allo svolgimento della professione sulle navi, debba essere quella indicata dall’articolo 19 della Direttiva 2008/106/CE, come recepita nella normativa nazionale con l’articolo 20 del decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 71.
In base a questa disposizione: “Uno Stato membro che intende riconoscere, mediante convalida, un certificato adeguato rilasciato da un Paese terzo ad un comandante, ufficiale o radiooperatore per prestare servizio a bordo di una nave battente la propria bandiera presenta alla Commissione una domanda motivata di riconoscimento del Paese terzo in questione”.
Il Ministero – Direzione Generale di Vigilanza sulle autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne – ha quindi provveduto, da un lato, a presentare la richiesta motivata alla Commissione europea, accompagnata dall’analisi preliminare della conformità del Regno Unito ai requisiti della Convenzione STCW (Standard of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers – Convenzione Internazionale sugli standards di addestramento e tenuta della guardia), così come previsto dalla Direttiva; e, dall’altro, a comunicare alla competente Autorità del Regno Unito (MCA – Maritime and Coastguard Agency), la decisione di procedere al riconoscimento unilaterale dei certificati emessi dallo stesso Paese, nelle more del perfezionamento delle procedure di riconoscimento a livello europeo del relativo sistema di formazione dei marittimi.
A seguito di questi passaggi, gli Uffici consolari nel Regno Unito hanno potuto riprendere le attività di emissione e rinnovo dei certificati. (aise)