Non si trovano piu’ marittimi in Italia? Questa è la notizia che piu’ volte è stata denunciata da parte degli armatori, dalle associazioni datoriali Confitarma e Assarmatori, anzi una nota della stessa associazione Confitarma, dice che il gap fra domanda e offerta di lavoratori marittimi è un fenomeno strutturale di carattere mondiale.
Attualmente la carenza dei lavoratori marittimi in Italia supera le mille unità e le categorie piu’ in sofferenza sono marittimi abilitati di macchina, operai meccanici, motoristi, ottonai, elettricisti, marinai, fino ad arrivare a una quota molto consistente (oltre 500) di personale di camera (camerieri, garzoni e piccoli di camera) e cucina (cuochi equipaggio e piccoli di cucina).
Ma davvero mancano questi lavoratori?? Oltre le solite frasi dette da tutti, si è cercato di capire come mai da una disoccupazione enorme nel mondo marittimo denunciata fino a poco tempo fà si è passati ad una crisi di mancanza di marittimi?
Secondo alcuni lavoratori marittimi le cause sono molteplici che hanno reso il lavoro del mare quasi impossibile.
Si parte dal costo dei corsi altissimo specialmente per chi vorrebbe iniziare come categoria base e magari l’eventuale centro di addestramento non si trova nella sua regione dove abita. Solo per i corsi inziali ed eventuale soggiorno piu’ spese viaggio puo’ superare le duemila euro.
Per altri è la paga, per il lavoro svolto non è piu’ considerata idonea e sono sotto accusa anche gli orari di lavoro eccessivi e in maggioranza non rispettati per quello che si viene pagati
Altra nota dolente specialmente per le categorie piu’ basse sono gli alloggi e il vitto a bordo sulle navi. Riceviamo denunce di marittimi che sono costretti a dormire in cabine piccole, a volte piu’ di due persone e che magari hanno orari di lavoro diverso, senza nessun rispetto di privacy tra di loro. Lo stesso vitto viene non piu’ considerato idoneo per il tipo di lavoro svolto.
Anche la precarietà del lavoro, è una causa. Tanti marittimi hanno piu’ volte denunciato di essere impiegati pochi mesi all’anno per poi essere totalmente dimenticati dalle varie società, o magari rimpiazzati da personale estero.
Ecco queste potrebbero essere le cause principali, ma sicuramente ce ne sono tante altre che regolarmente sono state denunciate anche alle varie organizzazioni sindacali del settore.
La domanda da farsi è questa. E’ cosi difficile far diventare un lavoratore marittimo uguale come a tutti gli altri lavoratori?
