Per l’associazione italiana, l’inserimento del trasporto marittimo nell’ETS dovrebbe riguardare solo i viaggi intra-UE
Assarmatori ha rivendicato che dalla Commissione parlamentare TRAN è arrivato anche un ulteriore riconoscimento ancorché indiretto delle tesi sostenute da tempo dall’associazione italiana: «le scelte compiute dall’Europa sull’ETS – ha rilevato Assarmatori – minacciano di far spostare i traffici oceanici verso porti esterni all’Unione Europea come quelli del Nord Africa». Secondo Assarmatori, «l’inserimento del trasporto marittimo nell’ETS dovrebbe riguardare solo i viaggi intra-EU». Per l’associazione, «tale ambito di applicazione renderebbe credibile e fattibile l’iniziativa, rafforzando il ruolo di leadership dell’Unione Europea: ciò all’interno di un dibattito che a livello globale dovrebbe svolgersi all’interno dell’Organizzazione Marittima Internazionale, scongiurando tensioni commerciali internazionali e preservando al contempo la competitività dei porti UE».
«Ora – ha aggiunto Messina – esprimiamo l’auspicio che il governo italiano e il Parlamento europeo accolgano le richieste avanzate dalla Commissione del Senato e da quella Trasporti e Turismo dell’UE: la sostenibilità ambientale deve essere infatti coniugata con quella economica e sociale per poter essere perseguita sino in fondo».
Assarmatori si è soffermata anche sull’approvazione del Parlamento europeo, nella plenaria dello scorso 5 maggio, di una risoluzione sull’impatto del conflitto russo-ucraino sui settori del turismo e del trasporto, documento in cui si esprime «preoccupazione per l’impatto del trasporto marittimo internazionale, della logistica, delle catene di approvvigionamento e dei prezzi del carburante» e in cui si sottolinea che «una combinazione di prezzi più elevati per l’energia e per i trasporti inciderebbe su tutti i cittadini, in particolare sulle famiglie a basso reddito», invitando la Commissione «a effettuare con urgenza una valutazione economica e sociale delle conseguenze della guerra su tutti i modi di trasporto nel mercato dell’UE e a offrire rapidamente sostegno». «Anche in questo caso – ha osservato Messina – si tratta di tematiche che Assarmatori ha portato da tempo all’attenzione dell’opinione pubblica. Il rischio che le tensioni geopolitiche si riflettano economicamente sui consumatori, senza interventi adeguatamente calibrati, è concreto e in alcuni casi già in atto. Tutto questo mette a repentaglio la ripresa dalla pandemia, in particolare nel comparto turistico e più in generale dei servizi passeggeri, oltre che delle merci».