C’è un nuovo capitolo nella storia della battaglia dei mari, quella che vede contrapposti gli armatori Vincenzo Onorato e Guido Grimaldi. Un fascicolo aperto in procura a Milano apre infatti una nuova prospettiva in quella che è la complessa vicenda della Moby, azienda di proprietà di Onorato. Non ci sono soltanto le accuse per bancarotta fraudolenta all’armatore e il finanziamento, più o meno nascosto, alle società di Beppe Grillo e Davide Casaleggio (oltre che alla fondazione Open di Matteo Renzi), che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati per traffico di influenze sia Onorato che il fondatore dei 5 Stelle. Ma emerge ora anche l’altra faccia della medaglia, ovvero una presunta manovra ostile che sarebbe stata architettata da broker e fondi speculativi stranieri per sottrare il gruppo Moby a Onorato. Una manovra che sarebbe partita nel settembre del 2019. Il reato per cui procede la procura è insider trading, e risulta essere indagato il finanziere Antonello Di Meo, che negli anni si è ritagliato un ruolo chiave nella vicenda aziendale di Moby……clicca qui
Inchiesta Moby, accusato di insider trading il “nemico” di Vincenzo Onorato
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