“Tamponi gratis e regole chiare. Lo abbiamo detto qualche giorno fa e lo ribadiamo oggi, constatando con soddisfazione che sono in molti adesso, da alcuni leader politici al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a sollevare il problema del costo delle nuove normative sulle tasche dei lavoratori”. Così il Segretario Generale FAST-Confsal, Pietro Serbassi, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass per tutti i lavoratori fissata per il 15 ottobre.
“In attesa di conoscere i dettagli del decreto che definirà le modalità operative legate all’introduzione dell’obbligo del certificato verde – prosegue Serbassi – abbiamo accolto positivamente la circolare con cui ieri il Viminale ha posto all’attenzione dei prefetti le criticità che riguardano il settore dei trasporti, dove le nuove norme potrebbero mettere a rischio il servizio e impattare in maniera negativa oltre che sulla vita dei cittadini anche sui conti delle aziende. Per questo il Ministro dell’Interno auspica che le stesse aziende, per evitare complicazioni, decidano di farsi carico del costo dei tamponi”.
“Soluzione che aiuterebbe sicuramente i lavoratori, ma che scaricherebbe, a nostro avviso ingiustamente, gli oneri delle misure anti-Covid sulle imprese. Meglio sarebbe, come avevamo suggerito noi e come oggi propongono, da fronti contrapposti, alcuni leader politici, prevedere una forma di ristoro dei test a spese dello Stato, così come è stato fatto finora per i costi che le imprese hanno dovuto sostenere a causa dei provvedimenti del governo e della crisi pandemica”.
Roma, 12 ottobre 2021