Crociere, 120 ufficiali italiani licenziati in tronco da Carnival: “Traditi dopo 30 anni di carriera”

Licenziati improvvisamente e senza alcuna spiegazione dalla Carnival Cruise Line, il marchio principale del più grande operatore al mondo nel settore delle navi da crociera. È accaduto a 7mila marittimi che si sono trovati improvvisamente senza lavoro e senza alcun ammortizzatore sociale. La società, infatti, è sottoposta alla legge di bandiera di Panama e Bahamas che non prevede nessuno di questi istituti.

La vicenda ha riguardato 18 ufficiali italiani di macchina e coperta che hanno deciso di fare fronte comune. È nato quindi il gruppo “CCL 18 ufficiali licenziati” che si è rivolto all’avvocato Licia D’Amico dello studio legale Galasso di Roma. A raccontare il suo personale calvario professionale è un comandante che per 30 anni è stato un dipendente della Carnival Cruise Line. Dopo un lungo servizio per il colosso statunitense è arrivato il licenziamento: “Stavo salendo le scale dell’abitazione della mia compagna e avevo ancora il trolley in mano quando improvvisamente ho ricevuto una mail firmata da Nelson Scott, Vice President e Shipboard Human Resources, e una chiamata della durata di poco più di un minuto dall’azienda – racconta l’ufficiale -,,,,,clicca qui

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