Restituiamo la dignità al Comandante Schettino.

4a parte

Autorevolissimi Colleghi Comandanti di Nave, pregiatissimi colleghi Ufficiali di ogni ordine e grado delle Navi della Marineria Italiana, simpatizzanti del mondo marittimo e amici desiderosi di conoscere la verità, un saluto a tutti.

Mi rivolgo a Voi tutti con lo spirito di corpo e per l’unità professionale che ci distingue, per dare forza ad una nostra necessità: quella di divulgare al più alto livello possibile le inconfutabili verità  per contrastare e cancellare la feroce e brutale attività svolta 
a danno del nostro collega il Comandante Francesco Schettino, attualmente detenuto in carcere per i fatti relativi al  tristissimo evento che interessò la Nave “Costa Concordia” nel corso della serata del 13 Gennaio 2012, presso l’Isola del GIGLIO.

Disponiamo di inconfutabili dimostrazioni di verità che a mezzo YouTube sono alla portata di tutti.
Noi, con vivo interesse professionale ed a difesa della nostra categoria e della nostra dignità, 
vogliamo con energia indirizzare colleghi e lettori verso quelle inconfutabili dimostrazioni di verità.

Entrando in YouTube –>digitando Costa Concordia o Comandante  Francesco Schettino  o Gigetto Dattolico, si accede ad alcuni video che dimostrano in maniera inconfutabile i fatti a difesa ed a tutela della dignità del  Comandante Schettino,  abbattendo, senza troppa difficoltà, quel castello di dicerie e di visibilissime falsità che strapparono la dignità al nostro malcapitato collega di fronte ad una platea di dimensioni mondiali.

Alcune non legittime ed incontrollate espressioni misero in ginocchio, sotto gli occhi del mondo intero, l’intera marineria italiana.
Noi questo non lo abbiamo mai accettato.

Non vogliamo le scuse da parte di nessuno, vogliamo però che si sappia l’inconfutabile verità Spero, di poter con questo mio appello, frutto della mia sofferenza per un  collega  ingiustamente,  esposto al mondiale pubblico ludibrio da chi non avrebbe avuto né il potere, né la capacità tecnica, né la cultura nautica per poterlo fare.

A testa alta, con convinzione, avanzeremo per cercare di  restituire al collega Comandante Schettino la dignità che gli fu strappata.

Con viva sofferenza e forte vicinanza professionale, Vostro collega ed amico,
Com.te Sup. CSLC Raffaele Minotauro  
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