L’Unione Sindacale di Base propone un nuovo modello di sviluppo per i porti

L’8 maggio un incontro a Genova per discutere delle criticità del sistema portuale italiano
Il Coordinamento nazionale Mari & Porti dell’Unione Sindacale di Base (USB) ha organizzato per sabato prossimo a Genova, presso il Circolo CAP di via Albertazzi 3r, un incontro sul tema “Tanti porti, una sola lotta. Appello per l’assemblea nazionale dei porti USB” nel corso del quale si discuterà del modello di sviluppo dei porti italiani. In particolare nel corso della riunione, che si terrà dalle ore 10.30 alle 17.00, il sindacato evidenzierà la necessità di adottare per i porti un modello che introduca il tema della sostenibilità ambientale, che affronti il tema dell’automazione non in chiave di taglio ai posti di lavoro ma di investimento finalizzato al “lavorare meglio, lavorare meno e lavorare tutti” e che garantisca la saluta e la sicurezza dei lavoratori portuali attraverso norme precise, maggiori controlli ed ispettori, presidi medici ed antincendio fissi laddove non presenti e piani di evacuazione generali dei porti.
Secondo USB, inoltre, per i porti è necessario un modello che impedisca il proliferare della precarietà, che regolamenti il sistema degli appalti sviluppando una piattaforma unica del lavoro portuale interrompendo la logica del lavoro al ribasso e dell’autoproduzione in violazione delle norme vigenti e che garantisca salario vero, fisso ed in paga oraria e non salari legati ai risultati conseguiti aventi come obiettivo solo l’incremento di produttività e di efficienza.
Infine, per USB, è indispensabile che i rappresentanti sindacali siano scelti direttamente dai lavoratori in maniera democratica e che il lavoro portuale sia riconosciuto tra le categorie usuranti.

http://www.informare.it/news/gennews/2021/20210587-USB-propone-nuovo-modello-sviluppo-porti.asp