La Procura di Genova ha deciso di ricorrere in Cassazione contro l’annullamento del sequestro di quattro traghetti della compagnia Tirrenia-Cin, per un valore di circa 64 milioni di euro. Il tribunale del Riesame aveva accolto la richiesta dei legali della compagnia, sottolineando che Tirrenia-Cin è solida e ha liquidità, quindi anche in caso di futura condanna potrebbe versare la somma allo Stato. Inoltre, il Riesame ha stabilito che, pur se fossero confermate le contraffazioni delle marcature di alcune componenti dei motori, non si configurerebbe una frode in pubbliche forniture.
Il pm Walter Cotugno ha scelto di non impugnare il rigetto della richiesta di 13 misure cautelari, deciso dalla giudice Silvia Carpanini. L’inchiesta coinvolge ammiragli, funzionari delle capitanerie di porto e dirigenti di Tirrenia-Cin, accusati di frode, falso e corruzione. Tra le contestazioni ai militari delle capitanerie, ci sono 87 biglietti gratuiti o scontati, per un valore di circa 20mila euro
FONDO ASSISTENZA NAZIONALE INTEGRATIVA MARITTIMI
SINDACATI E ASSOCIAZIONI DI
CATEGORIA
