La vicenda del disarmo della nave Corona Boreale, ormeggiata nel porto di Taranto e previsto per il 5 maggio 2025, ha generato un acceso confronto tra l’Unione Marittimi e Acciaierie d’Italia Servizi Marittimi in A.S.
L’Unione Marittimi ha espresso preoccupazione per il futuro della flotta ex Ilva, sottolineando che le loro preoccupazioni si stanno concretizzando. Il presidente Vincenzo Bellomo ha inviato una lettera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla Capitaneria di Porto di Genova, e alle società coinvolte, chiedendo chiarimenti sulle motivazioni del disarmo e sul destino dei lavoratori marittimi2.
Acciaierie d’Italia Servizi Marittimi, dal canto suo, ha risposto che il disarmo è una conseguenza della scadenza delle certificazioni di classe della nave e che il rinnovo è subordinato a costosi lavori di manutenzione, mai eseguiti dal precedente gestore. L’azienda ha assicurato che il personale sarà reimpiegato su questa o altre unità della flotta.
La situazione resta tesa, con il sindacato che chiede maggiore trasparenza e garanzie per i lavoratori.

FONDO ASSISTENZA NAZIONALE INTEGRATIVA MARITTIMI
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